top of page

Patrizia Delfino

Patrizia Delfino è una persona autistica, fotografa, genitore e amante dell' arte.

Patrizia Delfino foto in bianco e nero
Patrizia Delfino foto in bianco e nero

Quale è stata la tua prima reazione alla scoperta di essere autistica?

La mia prima reazione, quando ho scoperto di essere autistica, è stata di grande sollievo e grande felicità.

Da un lato speravo di esserlo, perché ne ero praticamente convinta al 99,9%.
Fin da piccola, risultavo la strana, pazza, sbagliata e diversa nella maggior parte dei luoghi frequentati e dalla maggioranza delle persone che avevo intorno.

Da quando mi sono posta delle vere e proprie domande a riguardo, a quando ho avuto la diagnosi è passato un anno e mezzo abbondante.

E devo ringraziare te Red, perché nel momento in cui mi hanno segnalato la tua presenza sui social, grazie alla tua divulgazione, ho potuto capire e riscoprire l'autismo. Ero ignorante e legata a stigmi e stereotipi vecchio stampo.

Ho iniziato a seguirti e ogni cosa che dicevi mi sembrava stesse parlando di me.

Allora ho approfondito l'argomento e sono andata più volte a fare test di autoanalisi riguardanti l'autismo, finché finalmente convinta ho richiesto alla mia dottoressa di prescrivermi un percorso psicologico per poter stabilire o escludere la possibilità.

Il 5 di settembre 2022, all'età di 44 anni, è arrivata la diagnosi e sono rinata.

Felice di essermi capita! 

Quali sono i tuoi interessi e come li vivi?

I miei interessi sono tutti legati all'arte in generale.

Nella mia vita attraverso l'arte mi sono sempre sentita me stessa.

Sono passata da un piccolo richiamo di fotografia e sviluppo in camera oscura, dal leggere allo scrivere, dal ricamo al disegno, dal dipingere al bricolage costruendo oggetti in legno o altri materiali, dal canto al teatro, fino ad oggi con la fotografia con la quale mi nutro di emozioni mie e degli altri, facendo ritratti.

Tutte queste passioni le ho sempre vissute intensamente.

Dimenticandomi di quasi tutto il resto, anche fisiologicamente parlando.

Mi assorbono mentalmente e fisicamente dandomi forti emozioni.

Amo potermi esprimere attraverso l'arte e credo sia l'unico modo in cui sia capace e soddisfatta.

Autistic Pride, cosa ne pensi?

Penso che sia un modo di creare consapevolezza, portare la giusta informazione e avere un momento di condivisione e pura libertà d'espressione.

Dovrebbe poter esserci sempre, ogni giorno, per qualsiasi cosa e per qualunque messaggio.

Forse continuando con questo obiettivo, accettando le differenze dell'essere umano, potremmo fare passi avanti, collaborando tutti insieme neurotipici e neurodivergenti per poter conoscere altre caratteristiche che lo differenziano. 

Secondo te, perché è importante parlare di autismo?

È molto importante perché se ne conosce veramente poco.

L'ignoranza esistente a riguardo è troppa e deumanizza le persone autistiche.

L'autismo viene spiegato, portato sui social ancora in maniera troppo vaga e stereotipata e nella maggior parte dei casi trattato dalle persone neurotipiche, che non vivendo la condizione, non possono sapere esattamente cosa e come si provano, percepiscono le emozioni, sensazioni... qualsiasi cosa del mondo esterno.

Ci vuole più informazione consapevole e corretta da persone autistiche che possono parlare per sé ed eventualmente anche per chi voce non ce l'ha. 

bottom of page